Come si crea il gomitolo?
>> lunedì 6 febbraio 2012
Come si fa a ottenere questa matassa
partendo da questa lana??
Oggi voglio raccontarvi e farvi vedere come funziona la mia nuova ruota.
Tutto inizia con la lana pettinata. Queste lane sono dei mix e sono state tinte a mano (non da me)
Inizio con il pre-drafting che serve a preparare la fibra per la filatura. Stacco dalla matassa di lana tante piccole striscioline, così quando vado a filare sono facilitata nell'operazione.
Alla bobina si attacca il "leader" che è un semplice filo di lana al quale si attacca il primo ciuffo di lana da filare.
Ora la lana è collegata alla bobina e si può iniziare a filare.
La lana inizia ad avvolgersi intorno alla bobina
e dopo pochi minuti di pedalata la bobina inizia a riempirsi!
Finito il primo filato occorre filare il secondo.
Questa ruota è arrivata completa di tre bobine. Il cambio bobina è semplicissimo. Si stacca la cinghia, si sfila la bobina piena, si inserisce una bobina vuota e si inserisce il rocchetto al suo posto.
Cosa significa lana ritorta?
Se osservate un gomitolo acquistato noterete che il filo di lana può essere composto da un solo capo oppure da diversi capi avvolti l'uno all'altro.
Il filato singolo è meno bilanciato e più debole, invece i filati ritorti sono più bilanciati e più resistenti.
Questa operazione si esegue arrotolando i due filati tra di loro. Si possono arrotolare tra loro anche tre, quattro, cinque filati etc....
I capi singoli si filano con la ruota che gira in senso orario. Quando invece si ritorce la ruora gira in senso antiorario.
Per questa operazione viene molto comodo il "Lazy kate" che altro non è che un sostegno per le bobine. Nella mia ruota è già compreso e si tratta di un supporto di metallo in cui inserire le due bobine che viene poi alloggiato alla base della ruota.
Quando vado a rotorcere i due capi tra di loro le bobine rimangono al loro posto e l'operazione risulta più semplice.
Dopo aver terminato
avvolgo la lana intorno allo schienale di una sedia e creo la matassa.
Adesso manca un bel bagnetto in acqua tiepida e shampoo delicato (il bagno serve a bloccare la lana, a darle stabilità)
La matassa va risciacquata con cura, senza strizzarla.
Leggevo in un libro della Zimmermann che un capo in lana va trattato come un bimbo... lavato a mano con amore, con saponi delicati, acqua tiepida e niente sbalzi di temperatura, non va strizzato ma sciacquato dolcemente!
14 commenti:
ho avuto la fortuna di vederti dal vivo! Affascinante e molto divertente...un abbraccio!
non sapevo di questa cosa...grazie delle spiegazioni...baci Rosy
Davvero molto piacevole la tua spiegazione, son rimasta incantata a guardare le foto, chissà che bello dev'essere vederti dal vivo! Lo farai un video?
un post davvero interessante. Il bagnetto non lo avrei mai immaginato.
Tesoro...
Dolce Ele...
Non mi stupisco più di nulla con te...sei un'ARTISTA a tutto tondo!
Un bacio munito di doposci!!! ;o)
Kisssssssss... NI
Ciao Elisabetta,
in occasione della Festa della Donna ho realizzato un countdown dedicato a tutte le lettrici del mio blog ed ho organizzato un concorso... Si può vincere un widget personalizzato!
Trovi il countdown e il regolamento del concorso in questo mio post!
Ciao,
Iole
Bellissimo reportage ma...vederti dal vivo è stata tutt'altra cosa!!
Ammirare mentre assemblavi la lana e veder nascere il filo che poi servirà per maglie, sciarpe ecc..
Un bacio.
Morena
sembra quasi una magia
Interessantissima spiegazione!
certo, è un po' di lavoro in più, ma ottieni dei risultati davvero straordinari! sono dei filati bellissimi quelli che fai tu. :) lisa
Ok... dicci dove trovi la pazienza di fare tutto questo :)
Queste lane "fatte in casa" sono strepitose!!!
Sai cosa completerebbe bene questo articolo già interessantissimo di suo?
Un bel video dimostrativo: aaaaaah quanto ci starebbe bene! ^^
io non ti ho visto dal vivo ma e' affascinante tantissimo!!!mi piace molto...
ma che cosa meravigliosa deve essere filare e giocare con questi meravigliosi colori! post davvero interessante, grazie!
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