Come si fa a ottenere questa matassa
partendo da questa lana??
Oggi voglio raccontarvi e farvi vedere come funziona la mia nuova ruota.
Tutto inizia con la lana pettinata. Queste lane sono dei mix e sono state tinte a mano (non da me)
Inizio con il pre-drafting che serve a preparare la fibra per la filatura. Stacco dalla matassa di lana tante piccole striscioline, così quando vado a filare sono facilitata nell'operazione.
Alla bobina si attacca il "leader" che è un semplice filo di lana al quale si attacca il primo ciuffo di lana da filare.
Ora la lana è collegata alla bobina e si può iniziare a filare.
La lana inizia ad avvolgersi intorno alla bobina
e dopo pochi minuti di pedalata la bobina inizia a riempirsi!
Finito il primo filato occorre filare il secondo.
Questa ruota è arrivata completa di tre bobine. Il cambio bobina è semplicissimo. Si stacca la cinghia, si sfila la bobina piena, si inserisce una bobina vuota e si inserisce il rocchetto al suo posto.
Dopo aver finito anche il secondo filato si deve ritorcere.
Cosa significa lana ritorta?
Se osservate un gomitolo acquistato noterete che il filo di lana può essere composto da un solo capo oppure da diversi capi avvolti l'uno all'altro.
Il filato singolo è meno bilanciato e più debole, invece i filati ritorti sono più bilanciati e più resistenti.
Questa operazione si esegue arrotolando i due filati tra di loro. Si possono arrotolare tra loro anche tre, quattro, cinque filati etc....
I capi singoli si filano con la ruota che gira in senso orario. Quando invece si ritorce la ruora gira in senso antiorario.
Per questa operazione viene molto comodo il "Lazy kate" che altro non è che un sostegno per le bobine. Nella mia ruota è già compreso e si tratta di un supporto di metallo in cui inserire le due bobine che viene poi alloggiato alla base della ruota.
Quando vado a rotorcere i due capi tra di loro le bobine rimangono al loro posto e l'operazione risulta più semplice.
Dopo aver terminato
avvolgo la lana intorno allo schienale di una sedia e creo la matassa.
Adesso manca un bel bagnetto in acqua tiepida e shampoo delicato (il bagno serve a bloccare la lana, a darle stabilità)
La matassa va risciacquata con cura, senza strizzarla.
Leggevo in un libro della Zimmermann che un capo in lana va trattato come un bimbo... lavato a mano con amore, con saponi delicati, acqua tiepida e niente sbalzi di temperatura, non va strizzato ma sciacquato dolcemente!
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